I kit didattici ‘Montessori’, dal Trentino alle scuole di mezza Europa

Rai News – Falegnameria Faustini

Da sei anni la Falegnameria Montessori BF di Faedo realizza supporti per scuole in Italia, Svizzera, Francia e Austria. I 100 mila euro del ‘bando montagna’ hanno contribuito all’acquisto di un secondo macchinario. E ora la ditta punta al Nord Europa

Cilindri sonori, cassettiere musicali, birilli, forme e lettere incavate. Tutto in legno, tutto così come l’immaginava Maria Montessori. Un modo per guardare al futuro, costruendo supporti didattici disegnati nel passato.

E’ l’impegno della Falegnameria Montessori BF. Iniziali di Bruno Faustini, patron della ditta, attiva in Trentino, a Faedo, da quattro generazioni: “Il figlio di una maestra montessoriana – racconta Faustini – veniva ogni tanto a salutarci e a fare qualche lavoretto. Un giorno ha iniziato col casellario dei fuselli. Ci ha chiesto se potevamo farlo per sua mamma. E così è iniziata quest’avventura“.

Tutto è reso possibile grazie a un apparecchio che effettua un particolare taglio laser del legno – solo di faggio – dal quale prendono vita gli oggetti. Una tecnologia che viene usata dalla ditta da 6 anni per costruire i prodotti montessoriani. L’intuizione le è valsa un mercato ampio, in Italia centro-settentrionale, ma anche in Austria, Svizzera e Francia. Il fatturato aziendale solo per questi prodotti sfiora il 50% complessivo.

Faustini ora punta ad aprire nuovi canali commerciali con gli istituti dei Paesi del Nord Europa.

Grazie al ‘bando montagna’ della Provincia di Trento, ha ricevuto 100 mila euro, preziosi per coprire parte della spesa per l’acquisto di un secondo macchinario laser. Lo utilizzerà Irene, figlia di Bruno, prossima alla laurea in Design industriale a Firenze. Sarà lei, una dei tre figli del titolare, a dare continuità all’azienda di famiglia: “Sia perché sono cresciuta qua dentro – spiega – e quindi può essere anche un orgoglio portarla avanti. Ma anche perché mi dà la possibilità di lasciar correre la mia immaginazione, sempre collegata poi a quello che ho studiato“.